I vegani devono stare attenti alla carenza di Colina
I Vegani potrebbero incorrere in una carenza di COLINA, importante per la #salute del #cervello.
Questa sostanza organica viene classificata come un nutriente essenziale. Viene anche comunemente chiamata vitamina J e a volte è considerata vicino alle vitamine del Gruppo B.
La colina si trova nel cibo di origine animale come carne, latticini, pesce e uova; la concentrazione è molto più bassa nelle verdure.
Questa sostanza è di primaria importanza per l’integrità della membrana cellulare.
E’ di fondamentale importanza nella trasmissione dei segnali nervosi.
La nutrizionista Inglese EMMA DERBYSHIRE afferma che l’assunzione di 450Mg di Colina per le donne e di 550Mg al giorno per gli uomini è a rischio a causa del sempre maggiore uso delle diete Vegetariane e Vegane.
L’apporto di COLINA è fondamentale quotidianamente e acora di più per le donne in #gravidanza e allattamento, periodo in cui l’assunzione deve essere uguale a quella degli uomini.
Le principali fonti sono il tuorlo d’uovo e i semi di soia.
Altri alimenti ricchi di colina sono i fagiolini verdi, il cervello, i rognoni, il cuore, il fegato, le arachidi, i piselli, il germe di grano e il lievito di birra.
E possibile trovarla anche nello zenzero, nel riso integrale e nella lattuga, ma sicuramente non è così biodisponibile come negli alimenti riportati sopra.
Il latte di mucca è privo di Colina, mentre ne è ricco il latte umano.
Come anticipato nei paragrafi precedenti, le nuove tendenze vegane e vegetariane stanno mettendo in crisi l’assunzione di Colina.
Una dieta priva di questo alimento ha come immediato risultato un aumento della pressione.
Ancora una volta ci troviamo di fronte allo stesso precetto alimentare che si basa su 2 punti fondamentali: dieta variata e dieta mediterranea.
Non inseguite le nuove tendenze e mode che arrivano dal lontano oriente antico, siamo gli orgogliosi proprietari della dieta patrimonio dell’UNESCO; un regime alimentare che assicura salute e longevità.