La pasta fatta in casa, come conservarla.
La pasta fatta in casa, in questo momento di qurantena, può essere un ottimo passatempo.
La conservazione è un passaggio importante, soprattutto se ne facciamo un pò di più, tanto per ingannare il tempo, oppure semplicemente per non impastare tutti i giorni.
Questo periodo di quarantena può essere un’ottima occasione per fare qualche cosa che ci eravamo ripromessi da tempo, leggere un libro oppure semplicemente rilassarsi un pò e dedicare del tempo a se stessi.
Magari semplicemente dormire un pò !!.
Una volta finito d’impastare la pasta e di averla tagliata nel formato che ci piace di più, passiamo alla fase successiva.
Conservazione
Frigorifero
Sappiamo tutti che quando un alimento viene lasciato all’aperto comincia a sviluppare microbi e agenti patogeni.
Conservare un alimento in frigorifero può essere un ottimo modo per rallentare il degrado del prodotto, per un massimo di 2-3 giorni.
Il frigorifero quindi rallento ma non blocca il deterioramento.
Ovviamente il cibo deve essere inserito in un contenitore chiuso o i una busta ermetica.
Questo metodo di conservazione non vale per la pasta ripiena, in quanto il suo interno è umido e quindi più suscettibile.
Congelatore
Il congelatore ci assicura un periodo di conservazione molto più alto.
Disporre la pasta fatta in casa su di un piatto e metterla ne congelatore per un pò; successivamente inserire tutto in un sacchetto chiuso.
Una volta che si desidera consumare il nostro prodotto, portiamo l’acqua ad ebollizione e gettiamo la pasta direttamente dal congelatore.
Essiccare
L’essicazione ci garantisce una durata di mesi e mesi.
Basta stendere la pasta in modo tale che passi dell’aria da entrambi i lati di essa, e lasciarla riposare per un paio di giorni.
Richiuderla dentro un sacco ermetico.
Certamente non avremo più la pasta fresca ma solo della pasta secca, ma non credo che ci penseremo più di tanto !!!