fbpx

Riscoprire la tradizione culinaria locale: tendenze e motivazioni.

Nel mondo globalizzato dove anche la cucina risente di una omologazione crescente, si prova a riscoprire il valore della tradizione culinaria locale.

La ristorazione e la cucina non possono essere salvati dalla tendenza all’omologazione della globalizzazione. Se da una parte è vero che è facile conoscere tutto di tutti e comperare qualunque prodotto si desideri, la legge dei grandi numeri e la logica del business tendono ad appiattire l’offerta.

I sapori vengono amalgamati da una catena produttiva sempre più centralizzata e meccanizzata.

Alcuni tornano alle ricette di un tempo

Una tendenza sempre più vasta, ritorna ai sapori e alle tradizioni culinarie di un tempo, alla ricerca di ricette antiche, regionali e stagionali; prodotti a Km0 con metodi classici; la zuppa della nonna o la cucina povera trovano una nuova giovinezza.

Prodotti tipici.

Il prodotto torna ad essere visto come espressione del territorio e voce di un lavoro fatto di pazienza e rispetto, non solo verso il cliente finale ma, soprattutto, verso la terra e la natura e un motivo di orgoglio del produttore.

Niente pesticidi, no agli antibiotici e via con i salumi stagionati, vini, semi antichi e olio extravergine non chimico; per assaggiare un piatto e sentire il sapore della terra da cui proviene.

La frutta di oggi è tutta acquetta.

Chi non ha mai condiviso questo divertente modo di dire, dopo aver addentato un pomodoro o una pesca comperati nel supermercato sotto casa? Iperincellophanati e in super offerta?

Riscoprire la tradizione significa ritrovare vecchi sapori genuini e quasi dimenticati, che possono diventare l’ingrediente principale di una ricetta senza quasi aggiungere altro.

Futuro e biodiversità.

La coltivazione di prodotti tipici significa ritrovare specie autoctone e forse in via di estinzione, non appesantire la terra con coltivazioni intensive, abbandonare i fast food e tornare nelle trattorie di paese.

Avete mai assaggiato la vera pizza napoletana? Una lasagna con il ragù alla Bolognese? Un autentico pesto alla Genovese o una fiorentina? Un cannolo siciliano fatto nella stagione in cui la ricotta è più buona?

Turismo enogastronomico.

Andare in giro per le centinaia di borghi antichi che riempiono il nostro paese è un’ottimo modo per riscoprire questo bellissimo paese, che troppe volte sottovalutiamo e diamo per scontato ed è, anche, un’opportunità di business enorme.

Mia nonna diceva sempre che quello che avevo nel piatto non era solo “Pane per la pancia”.

Leave a comment